Cyberbullismo, CAMMINO: bene la nuova legge che punta tutto sulla prevenzione. Incongruo lo strumento dell’ammonizione del questore. 18 maggio 2017

Condividi su facebook Tweet Condividi via email

Il nuovo testo approvato definitivamente ieri alla Camera dei Deputati prevede la creazione di una rete di prevenzione che coinvolge scuole, famiglie e istituzioni

Una legge che punta tutto sulla prevenzione e sull’educazione dei minorenni grazie alla creazione di una rete di supporto e di tutela che coinvolge in primo luogo le scuole, le famiglie e le istituzioni. Ieri è stata approvata alla Camera, definitivamente ed all’unanimità, la nuova legge a tutela dei soggetti minorenni per la prevenzione ed il contrasto al cyberbullismo.

“Quello approvato ieri alla Camera dei Deputati è un valido testo – afferma l’avvocato Anna Livia Pennetta, vice presidente nazionale per il nord e presidente della sede di Novara di Cammino – fra gli aspetti più significativi e positivi sicuramente la mancata previsione di una nuova figura di reato, poiché il nostro ordinamento giuridico già contempla figure di reato commessi attraverso la rete: dall’ingiuria allo stalking alla diffusione di materiale pedopornografico”.

“Questa legge – afferma Pennetta – mette al primo posto la prevenzione: unica arma realmente efficace per combattere il fenomeno del cyberbullismo responsabilizzando le agenzie educative di riferimento per i nostri giovani: famiglia e scuola con il rafforzamento della rete di tutela dei minorenni.”

Anche in sede di audizione alla Camera dei Deputati Cammino si era infatti dichiarata perplessa sull’approccio penalistico esprimendo “che non l’inasprimento delle pene e l’agire sul piano repressivo costituisca lo strumento principale di promozione del cambiamento ed il contrasto al fenomeno”, sottolineando la necessità di interventi in sede amministrativa e giudiziaria eventualmente anche sulla responsabilità genitoriale.

Una particolare riflessione merita l’applicabilità dell’art 25 del RD 1404/1934 ss che richiede un’opportuna rivisitazione per la sua duttilità in tutti quei casi di fragilità sociale e personale di adolescenti e preadolescenti, a volte anche delle loro famiglie. Meglio sarebbe stato richiamare questo strumento piuttosto che prevedere l’ammonimento del Questore. Nel corso delle audizioni, infatti, Cammino si era espressa per l’eliminazione di tale procedura in favore dell’esclusiva competenza del Pubblico Ministero minorile che ha le competenze e le risorse adatte ad interloquire con il minorenne rendendolo consapevole del disvalore sociale e personale della sua condotta.

 

LORENZO COLETTA

Ufficio Stampa Nazionale

Tel: +39 333 9592154

Mail: ufficiostampa@cammino.org

www.cammino.org

  Comunicato Stampa